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Karadrà

Karadrà storia di un cammino .

2024-10-07 08:49

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Karadrà storia di un cammino .

Sommario del mio articolo

Il progetto Karadrà nasce in seno all’Aps Club Gallery attiva nella comunità di Aradeo ( Le) dal 2012 al 2015. Nel 2013 due soci dell’associazione, Massimo Colizzi e Roberta Bruno, danno vita al piccolo centro ricreativo femminile: "La Gioia". che vede la partecipazione di alcune anziane contadine del paese, contemporaneamente due dei pilastri del progetto, Roberto Tramacere e Piero Tudisco avviano una piccola produzione di olio, il primo vero contatto con la terra. Così prende il via la ricerca sulla storia contadina locale e le sue ricchezze, che porta il gruppo di lavoro ad imbattendosi nella scoperta delle specifiche tecniche di produzione dell’orticola in seccagno.



 Il progetto di Agricoltura Sociale Karadrà, prevedeva il recupero, la valorizzazione e la promozione della vecchia cultivar locale appartenente alla specie delle bacche da serbo. Il lavoro si sposta sul campo, quando nel 2014 vengono recuperate tre diverse fonti di seme di Pomodoro d’Inverno, inizia così la fase di riproduzione, selezione in miglioria e strutturazione del disciplinare di quello che nel 2015 verrà censito come Pomodoro di Aradeo, dall’Almanacco delle Biodiversità della Regione Puglia. La biodiversità riconosciuta viene quindi restituito alla comunità del piccolo comune Salentino. I risultati colturali e i risultati mediatici ottenuti spingono il team a proseguire la ricerca.



Dal 2015 viene effettuata la mappatura del feudo, per l’ individuazione della zona idonea alla costruzione di un sistema aziendale chiuso, per trasformare il progetto sociale in sistema lavoro. Il team inizia a “cucire” particelle in Contrada Cafazza, Comune di Cutrofiano, tramite comodati d’uso gratuiti e accordi che prevedono un percorso di riqualifica dei luoghi. Il parco agricolo creato è frutto della mediazione tra privati, di un processo di facilitazione che ha visto protagonista il team e i piccoli proprietari della zona, azione necessaria a mitigare il problema della parcellizzazione agricola che affligge il territorio e necessaria alla costruzione di una comunità attenta e partecipe. Questo percorso condiviso, oggi, pone il progetto Karadrà tra i più innovativi del territorio, il sistema di dialogo e cooperazione ha tra l'altro l’ambizioso obiettivo di arrivare al riconoscimento del Parco Diffuso Valle dell’Asso, all’interno dei SIC (Siti d’Interesse comunitario) come Zona Umida. Nel 2016 ospita gli stati generali per la nascita della Rete dei Coltivatori di Cambiamento , con l’obiettivo di ricostruire un’identità territoriale del sistema agricolo in un’ottica di sinergie tra diversi attori. 2017/2018 Giunti ad aver costruito identità e dato corpo al progetto, il team decide di abbandonare il sistema associativo e si costituisce come Società Cooperativa Agricola Karadrà, struttura di produzione lavoro. Si da vita così al fascicolo aziendale. La stagione 2018 vede però un susseguirsi di avversità naturali e non, che costringono il team ad inviare un appello aperto alla rete per una raccolta fondi online che permetta alla giovane cooperativa di recuperare i capitali necessari a ripristinare il parco mezzi e attrezzature andato perduto. 2019 l’azienda è attiva.



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